Ceratitis capitata
Originaria dell’Africa occidentale ed oggi diffusa in tutte le regioni a clima temperato-caldo del globo, la Mosca mediterranea della frutta (Ceratitis capitata – Wiedemann, 1824) è un insetto polifago che vive a spese dei frutti di un grandissimo numero di piante (sono stati testimoniati attacchi di questo insetto a circa 200 specie vegetali diverse, soprattutto arancio, pesco, melo, pero, albicocco, fico, pomodoro e kako).
L’adulto ha occhi verdi smeraldo, capo giallastro, torace ed addome giallo-bruno variegati. Le ali sono decorate da tre striature giallo-arancio, una longitudinale e due trasversali. Gli organi di senso sono molto sviluppati: in particolare, grazie ai numerosi chemiorecettori di cui sono equipaggiati, questi insetti sono in grado di percepire la presenza di etilene (gas naturale prodotto dalla normale fermentazione della frutta) da notevoli distanze.
Il ciclo vitale è estremamente rapido e può compiersi in un paio di settimane, anche se può rallentare notevolmente con l’abbassarsi della temperatura (a 12 °C sono necessari oltre 100 giorni allo sviluppo dell’adulto, a 9 °C la crescita si interrompe completamente) ed in funzione della specie vegetale attaccata (le prunoidee sembrano offrire in tal senso i substrati più favorevoli).Il pabulum ideale è costituito dalla polpa della frutta matura a buccia sottile (che la femmina riesce a perforare facilmente con il suo ovipositore affilato) anche se talvolta la deposizione può avvenire in sostanze molto umide e ricche di materiale organico in decomposizione (terriccio, escrementi e frutta marcescente). Le uova, che sono iniettate in gruppi entro i frutti ad una profondità di circa 2-5 mm, sono lunghe circa 1 mm, bianche e di forma affusolata; poiché più femmine possono utilizzare lo stesso substrato, non è difficile riscontrare fino a 80-90 ovideposizioni nello stesso frutto. Le larve, bianco-giallastre, di aspetto simile a quelle della Mosca domestica ma di minori dimensioni, hanno apparato boccale masticatore e si sviluppano a spese della polpa raggiungendo la maturità dopo circa 15 giorni ad una temperatura media di 25 °C; in seguito fuoriescono lasciandosi cadere a terra, dove impupano nel terreno a 7-8 cm di profondità.
Nell’Italia meridionale la Mosca mediterranea della frutta presenta fino a 7 generazioni annuali[1] (tale numero diminuisce con l’aumento progressivo della latitudine) ed attacca soprattutto gli agrumeti. Questo insetto, inoltre, è presente (e sembra in aumento) anche nelle regioni settentrionali, dove causa danni economici consistenti in diverse aree frutticole ed è accertata la sua sopravvivenza alla stagione invernale, almeno nei biotipi più favorevoli. Nelle aree climaticamente meno propizie lo svernamento avviene allo stadio di pupa nel suolo; altrove sopravvivono gli adulti.