Muscidi

Musca domestica, Stomoxys calcitrans

Fanno parte della famiglia dei Muscidi circa 4000 specie (280 segnalate in Italia) il cui esponente più conosciuto è senza dubbio la Mosca domestica (Musca domestica), assiduo frequentatore delle abitazioni.
Nei Muscidi l’apparato boccale non è generalmente atto a perforare o ad incidere, servendo piuttosto all’assunzione di sostanze liquide o rese tali per mezzo degli enzimi presenti nella saliva. Le mandibole e le mascelle sono atrofiche; queste ultime rimangono aggregate alla porzione basale della proboscide da cui lateralmente sporgono un paio di piccoli palpi mascellari; la porzione distale della proboscide è esclusivamente formata dal labbro inferiore carnoso la cui scanalatura dorsale è chiusa dal labbro superiore e relativo palato mentre la prefaringe, percorsa dal condotto salivare, forma con il palato le pareti di un tubo succhiante.
Altre specie, come la Mosca delle stalle (Stomoxys calcitrans), hanno la proboscide pungitrice a seguito dell’assottigliamento e della sclerificazione del labbro superiore e del labbro inferiore (i quali vengono a formare un cilindro, l’haustellum, nella cui cavità giace la prefaringe) ed hanno perciò apparato boccale pungente-succhiante.

I Muscidi hanno una distribuzione mondiale e numerose specie rivestono una notevole importanza medica o veterinaria. Quelle tipicamente legate agli ambienti umani si sviluppano o si soffermano in corrispondenza di sostanze in decomposizione (materie escrementizie, rifiuti, liquami, carogne, ecc.) contribuendo alla diffusione di pericolosi microrganismi patogeni, inclusi la febbre tifoidea ed il colera. Altre specie (genere Atherigona) sono invece fitofaghe molto voraci e responsabili di gravi danni alle colture agricole.