Rhynchophorus ferrugineus
Il Punteruolo rosso della palma (Rhynchophorus ferrugineus – Olivier, 1790) è un infestante la cui diffusione in Europa è in atto solo da alcuni anni; la prima osservazione in Italia risale all’autunno del 2004 in un vivaio di Pistoia[1]. Originario dell’indocina, l’areale di questo coleottero ha conosciuto una costante espansione, favorita dall’intensificarsi degli scambi commerciali con i paesi tropicali produttori ed espostatori di palme (piante ornamentali sempre più utilizzate in tutto il mondo) e di prodotti da queste derivati, diffondendosi rapidamente nel bacino del mediterraneo e raggiungendo il continente americano a partire dal 2009.
Le palme maggiormente attaccate da questo insetto sono Areca catechu, Arenga pinnata, Borassus flabellifer, Caryota maxima, Caryota cumingii, Corypha elata, Corypha gebanga, Elaeis guineensis, Metroxylon sagu, Roystonea regia, Phoenix canariensis e Phoenix sylvestris, sebbene sia stato osservato anche su altre specie di palme ed eccezionalmente su Agave americana e Saccharum officinarum (canna da zucchero). I danni economici più consistenti sono segnalati soprattutto a carico della Palma da cocco (Cocos nucifera) e della Palma da dattero (Phoenix dactylifera), nella quale il punteruolo riesce facilmente a penetrare attraverso le potature eseguite dall’uomo durante le pratiche di coltivazione (quali, in particolare, la rimozione dei germogli[2]). In particolare in Italia, recenti studi svolti in Campania e Sicilia sembrano evidenziare una predilezione dell’insetto per le palme di sesso maschile[3].
Di aspetto simile a quello dei comuni punteruoli delle derrate alimentari, il Punteruolo rosso della palma è da questi facilmente riconoscibile per le maggiori dimensioni (in media 35 mm di lunghezza per 12mm di larghezza) e per la vistosa colorazione variabile dal bruno ruggine all’arancione, con pronoto liscio punteggiato di macchioline nere (di forma, dimensione e numero variabili da esemplare a esemplare) ed elitre più scure ed attraversate longitudinalmente solchi paralleli. Le ali, di color marrone, garantiscono a questo insetto buone capacità di volo. Il rostro è di color marrone-rossastro sul dorso, più scuro nella zona ventrale; nei maschi è ricoperto da una fitta peluria che si estende lungo la metà apicale superiore; nelle femmine invece è liscio, snello, maggiormente incurvato e leggermente più lungo.
Tutti gli stadi di sviluppo del Punteruolo della palma avvengono all’interno del vegetale e non possono avvenire altrove[4]. I maschi, una volta individuata la pianta adatta, attirano le femmine secernendo un particolare feromone di aggregazione, il ferrugineol (4-methyl-5-nonanol), che svolge la funzione di attrattivo sessuale e può richiamare alla palma un gran numero di individui. Dopo l’accoppiamento, ciascuna femmina depone circa 300 uova all’interno delle pieghe o delle ferite della pianta parassitata, praticandovi piccoli fori con l’aiuto del lungo rostro che poi provvede a richiudere con una mistura di rosura e saliva. Le uova, di colore bianco-giallastro, hanno forma ovale allungata (dimensioni medie di 2,6 x 1,1 mm) e sono in genere allargate alla base. L’incubazione, della durata di 2-5 giorni, porta alla nascita di piccole larve apode di aspetto vermiforme, con capo fortemente sclerificato di color marrone e corpo bianchiccio, le quali si insinuano immediatamente negli strati più interni del vegetale, soprattutto all’altezza del peduncolo fogliare e dello stipite. Lo sviluppo larvale si protrae per circa 1-3 mesi, periodo durante il quale la larva – grazie al robusto apparato boccale masticatore di cui è dotata – perfora il tronco e rosicchia i tessuti più soffici della palma (le parti fibrose, al contrario, vengono evitate), accrescendo gradualmente le sue dimensioni ed acquisendo colorazione via via più scura. Giunta a maturazione, la larva raggiunge una lunghezza di circa 50 mm ed una larghezza di 20 mm. L’impupamento, della durata di 14-21 giorni, avviene all’interno di un bozzolo di forma ovale (lungo mediamente 60 mm e largo 30 mm) costituito di filamenti fibrosi strappati dalla palma stessa e localizzato soprattutto alla base dei peduncoli, oppure nella sostanza organica presente nell’ascella fogliare. La pupa, che durante il suo sviluppo passa dal color bianco crema al marrone, ha il capo ripiegato verso il ventre ed è lunga circa 35 mm, per 15 mm di larghezza. L’intero sviluppo ha una durata di circa 4 mesi.