Cos’è la processionaria

La processionaria è un artropode appartenente all’ordine dei lepidotteri e alla famiglia delle Notodontidae.

È un parassita pericoloso soprattutto per pini e querce, infatti le specie maggiormente conosciute e diffuse in Italia sono:

  • Thaumetopoea pityocampa (o processionaria del pino)
  • Thaumetopoea processionea (o processionaria della quercia)

 

Il ciclo di vita, la pericolosità per l’uomo e gli animali e i danni all’ambiente dalla processionaria della quercia sono del tutto simili a quelli provocati dalla processionaria del pino.

 

In Italia è più diffusa la specie che attacca il pino.

La processionaria del pino

La larva misura circa fra i 3 e i 4 centimetri, è ricoperta di peli di colore marrone con macchie arancione. Queste larve sono ricoperte da una serie di peli urticanti che si possono staccare facilmente in seguito al contatto con l’animale.

I gruppi di larve di processionaria si spostano quasi sempre in fila indiana sul terreno formando una sorta di “processione” (da cui il nome e che può essere lunga anche fino a 40 metri) e si compattano quando raggiungono il loro nido bianco di seta. Il nido viene usato per rideporre le uova o viene scartato e le nuove larve saranno costrette a ricostruirlo.

La processionaria del pino è un insetto altamente distruttivo per gli alberi, si trova soprattutto sui pini, ma la possiamo trovare anche sui larici e cedri. I bruchi si nutrono dei rametti dei pini e possono portare alla defogliazione dell’albero.

Tra febbraio e fine maggio la processione dei bruchi discende lungo l’albero e si interra a pochi centimetri di profondità (fino a circa 20 cm).

L’adulto è la processionaria farfalla con ali larghe indicativamente 3-4 cm, di colore grigio con motivi neri e macchie biancastre. La femmina è, in genere, poco più grande del maschio.

La processionaria del pino attacca pini di giovane e di media età, specialmente quando vegetano su terreni poveri, asciutti ed esposti a sud o sud ovest.

La processionaria della quercia

Le larve hanno il corpo ricoperto di ciuffi di peli vellutati e urticanti, sono riconoscibili dall’ampia striscia scura che presentano sul dorso. Tali bruchi compaiono in aprile e hanno un’attività più intensa nelle fasi notturne del giorno e si spostano per alimentarsi formando processioni irregolari. Vivono in grandi colonie e attraversano 6 stadi diversi.

La farfalla adulta ha abitudini notturne molto simili alla processionaria del pino; è attiva fra la metà di giugno e l’inizio di settembre e ha ali di un colore che può variare dal bianco sporco al grigiastro.

I problemi causati dall’insetto della processionaria della quercia sono gli stessi di quelli della processionaria del pino.

La processionaria: periodo in cui è più pericolosa

La pianta più colpita è il pino e la disinfestazione dei bruchi di processionaria in Italia è obbligatoria dal 2008. Il trattamento di disinfestazione deve essere svolto da tecnici professionisti e non può essere fatto da persone inesperte. Chi avesse contatti con la processionaria presenta reazioni come ad esempio allergie e in alcuni casi più gravi può verificarsi uno shock anafilattico.

Il periodo della processionaria è nei mesi primaverili (marzo-aprile) quando abbiamo maggiori probabilità di incontrarla, ma in alcuni casi fino a luglio ed oltre, quando le larve escono dai nidi.

Questo insetto è attivo solo durante i periodi freddi dell’anno; invece, il periodo estivo lo trascorre come bozzolo seppellito sottoterra. È molto importante intervenire subito per risolvere l’infestazione causata all’albero da questo insetto per evitare la morte della pianta infestata e per evitare che animali e domestici e persone vengano punti.

Tra marzo e la fine di aprile la processionaria è più pericolosa in quanto le larve abbandonano i nidi. È nello stadio larvale, a causa dei peli urticanti, che diventa molto pericolosa per l’uomo e per il cane il quale ha l’abitudine di annusare il terreno.

È molto importante intervenire al primo segnale di infestazione, poiché effettuando una disinfestazione mirata della processionaria si eviterà la formazione dei nidi sui pini.

Effetti della processionaria sul cane, i sintomi

Se il vostro cane dovesse “assaggiare” una processionaria, i sintomi sono infatti piuttosto immediati:

  • improvvisa e intensa salivazione
  • vomito
  • lingua ingrossata e perdita di porzioni di lingua
  • segni di debolezza, rifiuta il cibo e potrebbe avere sintomi febbrili

È importante e consigliato portare il prima possibile il cane dal veterinario.

Gli effetti sull’uomo della processionaria

I bruchi di processionaria costituiscono un pericolo anche per gli esseri umani, i cui peli urticanti possono facilmente disperdersi anche nell’aria. Se i peli vengono a contatto con la pelle si possono scatenare reazioni allergiche. In caso di contatto si consiglia di lavare abbondantemente le zone interessate per rimuovere i peli e consultare un medico.

Nido di processionaria: disinfestazione obbligatoria

La disinfestazione dei bruchi di processionaria in Italia è obbligatoria dal 2008, stabilisce che “la lotta contro la processionaria del pino è obbligatoria nelle aree in cui le strutture regionali individuate per le finalità di cui al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 214, competenti per territorio, hanno stabilito che la presenza dell’insetto minacci seriamente la salute delle persone o degli animali o la sopravvivenza del popolamento arboreo”.

Incaricati alla rimozione dei nidi di processionaria sono i professionisti della disinfestazione.

Metodi di disinfestazione

Esistono diverse tecniche per debellare i bruchi di processionaria:

  • lotta meccanica: ovvero con la rimozione manuale dei nidi di processionaria, tagliando le estremità della pianta infestate
  • lotta biologica: con l’utilizzo di un insetticida biologico
  • trappole per processionaria: composte da feromoni che “simulano” le sostanze rilasciate dalla femmina di falena di processionaria per attirare il maschio durante il periodo dell’accoppiamento