Uccelli sempre più numerosi (500 coppie) e affamati: seminario dell’AVA per studiarli

Durante la pandemia sembravano diminuiti, ma con la ripresa del turismo i gabbiani sono rispuntati più affamati che mai e anche più numerosi (da 420 pre pandemia alle 500 coppie attuali). in passato c’era chi, come Claudio Vernier del Bar Todaro, aveva utilizzato perfino le pistole ad acqua:<<Funzionavano, ma poi i bambini ci giocavano e non tutte le persone gradivano>> spiega l’imprenditore: <<Oggi uso l’aquilone a forma di falco e funziona per i gabbiani, mentre i piccioni bisogna stare attenti a quando i clienti si alzano perché assaltano i tavolini>>.

Per conoscere le tecniche di allontanamento dei volatili, oggi Francesco Boemo dell’Ava ha organizzato un incontro con Carlo Mazzer della ditta SGD Group. <<Negli anni ci siamo specializzati in diverse tecniche e anche nell’addestramento dei falchi>>, spiega Mazzer, che oggi terrà il corso ai soci.

Tra le tecniche utilizzate ci sono i dissuasori elettrostatici, meccanici e acustici e anche dei dischi che sanno di aglio: l’odore che i gabbiani non sopportano, ma neppure gli umani. E poi aghi, fili o corde da mettere sulle superfici per impedire che i volatili si posino, ma anche dissuasori acustici e reti particolari installati grazie a degli esperti di edilizia acrobatica: la Torre dell’Orologio, ad esempio, è ricoperta da una rete che non si vede perché è tesa, ma serve per impedire che gabbiani e piccioni si posino.

<<Ci sono anche altre tecniche, come un laser che non dà fastidio agli umani, ma non è tra i metodi più usati perché richiede troppo tempo per i camerieri che stanno servendo i tavoli>>, prosegue Mazzer, conclundendo:<<Il falconiere funziona, come abbiamo sperimentato in più posti e anche nel cimitero di San Michele che era così pieno di gabbiani da rendere impossibile la visita ai propri cari. Ora ci andiamo un paio di volte a settimana>>.

Fonte: La Nuova di Venezia e Mestre

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