La nutria (Myocastor coypus) è un mammifero roditore originario del Sud America. È un erbivoro generalista, si nutre di piante acquatiche e di vegetali adattandosi al cibo che trova nella zona in cui vive, si alimenta con foglie, steli e radici delle piante.

Sono degli animali simili ai castori, scavano tane e lunghe gallerie sotterranee che utilizzano per spostarsi. Questo può rappresentare un rischio, soprattutto in occasione di piene, per la tenuta delle arginature di corsi d’acqua naturali, di canali di irrigazione e di scolo.

Molti di questi animali furono liberati a seguito della crisi del commercio delle pelli. Oggi la crescita incontrollata della specie rappresenta una minaccia sia per il territorio e sia per la salute umana. Le loro tane danneggiano infatti coltivazioni, dighe e sistemi d’irrigazione, provocando ingenti danni; inoltre, costituiscono una possibile fonte per la diffusione di alcuni parassiti.

Le nutrie non si nutrono di altri animali, nemmeno acquatici. Molto spesso però questi mammiferi utilizzano i nidi degli uccelli, galleggianti in acqua, come base per il riposo, rompendo così eventuali uova presenti al loro interno.

Se riescono ad intrufolarsi in un orto di un’abitazione dove trovano acqua e cibo, sono in grado di moltiplicarsi rapidamente in modo spaventoso fino a diventare un problema davvero serio.

Tecniche di cattura delle nutrie

Molte regioni e provincie stanno adottando piani e misure di controllo della nutria per arginare il pericolo per le coltivazioni agricole, la salute umana e anche per la sicurezza stradale.

Dove possibile, e su autorizzazione dell’ente pubblico competente, provvediamo alla cattura per allontanare le nutrie da un territorio specifico.

Esistono vari metodi per contrastare la diffusione, eccone alcuni:

  • Cattura dell’animale vivo mediante gabbia e successiva soppressione (esiste poi un regolamento apposito per lo smaltimento delle carcasse)
  • Controllo della riproduzione
  • Controllo da parte di personale specifico

Nelle aree protette naturali i prelievi e gli abbattimenti devono avvenire sotto la diretta sorveglianza e responsabilità dell’ente di gestione di tale area, secondo le modalità e istruzioni definite dalla specifica legge.